Chi sono

Paolo Pucinischi

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nasce a Carpineto Romano nel 1955 da famiglia contadina e si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1978. Sin da giovane si dedica allo studio pratico della pittura e lavora senza sosta; le sue origini contadine e il suo amore per la natura si riflettono e si svelano nelle sue opere. La campagna abbandonata è per lui uno stato di incosciente angoscia. Le sue campagne ideali, segnate da un tratto inquietante, avanzano fin dove l'uomo ha costruito i suoi dormitori; conquistano la luna e lo fanno con ogni mezzo: scale, tubature......
L'architettura delle case è permeata di giardini che invadono il cielo con le sue piccole lune. L'albero spoglio è il solitario testimone di questa Apocalisse. La presenza dell'albero spoglio rimanda ad antiche storie contadine. Un contadino aveva nel suo orto un pero che non dava frutti e, col passare del tempo, era diventato un albero triste e senza foglie proprio come il protagonista dei dipinti di Paolo. Passò di lì uno scultore che vedendo quell'albero chiese al contadino di venderglielo; questi diventò un crocefisso per la chiesa del paese. Passarono gli anni, un giorno il contadino, disperato per il cattivo raccolto e per varie malattie, si recò in chiesa per pregare. Alzando gli occhi al cielo verso il crocefisso scrollò la testa e disse: "ti conosco pero quando eri pero non facevi frutti, ora che sei Dio non fai miracoli".

Aveva riconosciuto il suo albero e se tornò a casa da solo per continuare, da solo, un miracolo vero quello di continuare a vivere. Come per quel contadino, così per Pucinischi “Cristo si è fermato a Eboli”. La sua pittura la paga come si paga caro il raccolto della vigna, frase che a Paolo piace. Non piacerà, invece, a Paolo il mio scritto, pazienza. La cosa importante è che lui continui per la sua strada, così ardua, con lo stesso entusiasmo; Paolo è meraviglioso, uno straordinari pittore. Il pubblico che vedrà la sua mostra se ne renderà conto. Paolo Pucinischi è giovanissimo quindici-sei-cinquantacinque e spero tanto un giorno di salire da lui a Carpineto Romano, di conoscere questo suo paese al quale lo credo simile ed eguale; di parlare come due vecchi amici all'osteria, di parlare dei tempi andati, dell'Accademia, senza rimpianti. E forse a notte alta muoverci con le sue vigne, personaggi lunari, e con i miei angeli verso quella scala ideale che porta senza rimpianti e ripensamenti sempre e soltanto verso la pittura.

Gian Paolo Berto Roma, 28-2-1978

 

P.S. Il racconto “Ti conosco pero” mi è stato tramandato dal regista Dino Partesano che lo aveva ascoltato dal padre. 

Ringrazio mia moglie Maria, le mie figlie Elisabetta ed Eleonora e il Maestro Gian Paolo Berto.

Paolo Pucinischi vive e lavora a Carpineto Romano


Eleonora Pucinischi

nasce a Colleferro il 19 marzo 1985. La sua formazione artistica inizia all'Istituto Statale d'Arte di Anagni e prosegue con l'Accademia di Belle Arti di Roma. Oltre alla formazione tecnica il suo percorso artistico è alimentato da una grande passione e da un lavoro costante.

Il tratto dominante delle sue opere, ciò che colpisce di più, è il colore. Toni accesi, decisi, quasi folgoranti capaci di esprimere e comunicare emozioni e passioni che abitano il nostro essere più intimo. I rossi, l’intera scala cromatica dei blu, dei gialli, dei verdi riempie le tele di Eleonora Pucinischi dando vita ad un mondo quasi onirico che, però, non è mai astratto dalla realtà.

Il tema portante è quello della corporeità, in particolare femminile, che non viene mai interpretata in maniera lugubre o mortifera. Il corpo, illustrato dai lavori di questa giovane artista, è espressione di un’identità fluida, indefinita ed evanescente. Il tratto del pennello si riallacci, così, ai temi della filosofia novecentesca e contemporanea. La fluidità dell’identità e rappresentata dai visi irregolari che spesso presentano un solo occhio.

I quadri di Eleonora Pucinischi sono simili ad un arcobaleno di cromatismi in un affascinante percorso tra sogno e realtà, apparenza e verità.



OPERE